Fabio Tromba

Profilo

Nome, Nickname o Brand*

Fabio Tromba

Competenze*

3d generalist, Modellazione

Area di impiego*

Artistico, Design, Stampa 3d, Game, Realtà virtuale, Meccanico

linkedin

https://www.linkedin.com/in/fabio-tromba-59a403116/

Instagram

http://www.instagram.com/fabio.tromba

Hardware

PC Portatile

  • Alienware M17 R3 (NVIDIA GTX 980M)

PC Desktop

  • Intel Core i5-11400
  • 16 GB di RAM DDR4-2933 MHz
  • NVIDIA GeForce RTX 3060 Ti

Monitor

  • MSI OPTIX G271

Periferiche

  • LOGITECH G502 HERO
  • LOGITECH G213 PRODIGY
Biografia, Descrizione Azienda, Scuola, Università, Associazione

Da che ho ricordi sin dall’età di 6 anni ho iniziato ed amato i videogiochi, cominciando, seppur inconsciamente, da capisaldi della ludo-narrazione come Monkey Island su PC. Poi arrivò in casa la prima console nintendo, poi playstation, xbox e così via. Da lì nasce la mia passione e il mio sogno, lavorare come sviluppatore e modellatore. Ho poi scoperto che per la mia generazione era una cosa abbastanza comune voler sviluppare il proprio videogioco, ma cercavo qualcosa in più, quella magia che tanto ha affascinato me, narrare e far vedere nuovi mondi, volevo e voglio tutt’ora mostrare l’arte che è contenuta nei videogiochi.

Su queste basi ho iniziato il mio percorso di studi. Diplomato in Informatica ed in seguito laureato in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, ho iniziato poi a lavorare in agenzia di comunicazione a Verona dove mi occupavo di modellazione 3D, rendering e animazione con Maya. In seguito mi venne proposto di lavorare a Carrara per una start-up di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, accettato l’impiego e trasferitomi è arrivata la pandemia da covid-19 e ho preferito tornare a Verona, dove mi occupo, come dipendente, di modellazione con Blender e stampa 3D. In parallelo mantengo alto il sogno di realizzare giochi e ambientazioni collaborando con un’azienda del Vicentino.

Come tutte le storie però deve esserci una massima finale, e ti lascio con questa frase estratta dalla mia tesi di laurea:

” Per decenni, i videogiochi hanno affascinato e ispirato, e ora sono soggetto di un nuovo modo di vedere le cose che li eleva a vere e proprie opere d’arte. Ma con quali argomentazioni possiamo ritenere che un videogioco possa aspirare al titolo di “opera d’arte”? … Chiamare “arte” qualcosa ha sempre un intento, sia esso quello di provocare, di far riflettere, di cercare di non dire nulla (anche qui, però, per qualche ulteriore ragione).” Possiamo dunque affermare che il compito, e proprietà fondamentale dell’arte è quella di toccare le corde dell’animo. Siano esse quelle del piacere o quelle delle dell’indignazione.”